ARENARIA GLAUCONITICA DI BELLUNO

Avete mai sentito parlare di arenaria glauconitica, in particolare di arenaria glauconitica di Belluno? No??…

Beh, niente paura, perchè adesso parleremo un po’ di questa roccia abbastanza particolare che si trova sia nei dintorni di Belluno che nel Feltrino ( in special modo lungo il torrente Caorame). Come dicevamo, questa non è una roccia come tante, perchè salta subito all’occhio, la si nota subito per una sua caratteristica, difatti è la classica roccia “con le conchiglie“. Sì, proprio tantissime conchiglie fossili che fanno capolino dalla massa rocciosa verde scuro. 

Esempio di Arenaria Glauconitica con Pecten

Ma andiamo con ordine.

Questa è una roccia sedimentaria, più precisamente un’arenaria ( vedi qui) in quanto è costituita da molti granuli di dimensione dei granelli di sabbia (caratteristica facilmente osservabile), al tatto è polverosa e ruvida.

Un’altra caratteristica che la distingue, oltre alla presenza di molti fossili, è il suo colore verde scuro, dato dalla presenza di glauconite, ovvero un minerale fillosilicato appartenete al gruppo delle miche che è verde perchè nella sua cella elementare è presente lo ione Fe3+.

La glauconite, in questa roccia, si è formata contemporaneamente alla deposizione del sedimento ed è un minerale indicatore delle condizioni ambientali di sedimentazione, in particolare, ci dice che il mare era poco profondo e che la velocità di precipitazione del sedimento verso il fondo marino era molto bassa ( a parità di tempo si depositano sul fondo pochi granuli).

L’età di questa formazione rocciosa è di circa 30 Milioni di anni, ci troviamo alla fine dell’Oligocene, nel Cattiano ( per questo viene anche chiamata glauconia Cattiana), si è depositata sopra il Flish di Belluno e precede la siltite di Bastia. Alla base della formazione della glauconia, c’è uno strato costituito da ciottoli e glauconite, che testimonia un innalzameto del livello delle acque e una forte energia del moto ondoso.

I generi di conchiglie che vi si possono trovare all’interno sono molteplici, tra i principali ricordiamo VENUS, PECTEN e CHLAMIS.

Bibliografia:

 D. GIORDANO, L. TOFFOLET, Il paesaggio nascosto, Santa Giustina (Bl), Parco delle Dolomiti Bellunesi, 2002

Vittore PerenzinVITTORE PERENZIN: Studente di geologia, appassionato di fossili e minerali[/author_info] [/author]

Pubblicato da Vittore Perenzin

Geologo e appassionato di fossili e minerali.