Avete mai sentito parlare di una grande cassaforte appena sopra Croce d’Aune, sul sentiero che porta al rifugio Dal Piaz? Sì, proprio così, una grande cassaforte che contiene tante monete… solo che questa cassaforte, in realtà, è costituita da degli strati rocciosi e i soldi sono un particolare tipo di fossili.
Stiamo parlando del famoso Crot dei Schei, così nominato fin da tempi immemori, appunto per la particolare forma dei fossili contenuta in quelle rocce, infatti, se osservate molto da vicino, vi si possono scorgere dei piccoli dischetti, talvolta bruni, talvolta chiari.
Si tratta di fossili di Nummuliti, degli organismi unicellullari che avevano un particolare guscio calcareo a forma di soldo appunto, il diametro di questo guscio varia da pochi millimetri fino ad arrivare, pensate, a 10 centimetri!! Se si fa una sezione longitudinale ( si taglia per lungo) un nummulite, si può vedere che dal cento verso l’esterno ci sono tante piccole camere disposte a spirale e proprio al centro del disco viveva la cellula che era in grado di costruirsi il guscio esterno di calcare. Questi organismi erano marini e come il plancton attuale, non avevano nessun organo deputato al movimento in acqua, per cui erano mossi dalle correnti o dalle onde; quando la cellula moriva si depositavano sul fondo marino, talvolta in grandi quantità, dando origine ai calcari nummulitici. I nummuliti sono molto importanti perchè sono fossili guida, ovvero dei fossili che si trovano solo all’interno di rocce appartenenti ad un determinato intervallo di tempo della storia della Terra ( ad esempio le ammoniti si trovano solo in rocce del Mesozoico). In particolare, i nummuliti, identificano l’Eocene (circa 50 Ma), un periodo geologico appartenente al CENOZOICO ( per approfondire clicca qui ), dunque le rocce del crot dei schei sono Eoceniche. Alla prossima! 🙂
Bibliografia:
G. DAL PIAZ, Lezioni di Paleontologia, terza edizione, Padova, CEDAM, 1964
AUTHOR:
VITTORE PERENZIN: Studente di geologia, appassionato di fossili e minerali.