ECHINOIDEI, PER GLI AMICI RICCI DI MARE

L’argomento che andiamo ad affrontare sono gli ECHINOIDEI o altrimenti noti come ricci di mare; chi sono, come vivono e come mai hanno forme molto diverse? questi sono degli interrogativi che ci si pone affrontando queste bizzarre creature primordiali, facciamo un passo alla volta e proseguiamo nella lettura.
Come si inseriscono nel sistema linneano:

Dominio: Eukariota
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Superphylum: Deuterostomia
Phylum: Echinodermata
Superclasse: Eleutherozoa
Classe: Echinoidea

Come si può notare mancano le classificazioni successive, ciò è perché esistono miriadi di specie e ognuna con le proprie caratteristiche fisiche. Queste creature sono strettamente imparentate con le stelle marine, crinoidi, stelle serpentine e i cetrioli di mare, come loro condivide la caratteristica di avere il corpo coperto da un DERMA particolare, nei cetrioli di mare è molliccio, nei ricci di mare molto duro, costituito da placchette calcaree (generalmente ESAGONALI) che va a costituire un esoscheletro di forma sferico.

Disegno di un riccio marino, si notano le placchette esagonali che compongono l'esoscheletro
Disegno di un riccio marino, si notano le placchette esagonali che compongono l’esoscheletro

Questo esoscheletro ha una geometria bilaterale (se tagliato in due avrete due metà identiche) diviso in dieci fasce, cinque delle quali simili a petali di un fiore chiamate fasce ambulacrali dove sono presenti i pori dove escono i pedicelli ambulacrali (organi di locomozione), le altre cinque fasce si definiscono periambulacrali e sono dotate di spine che sono usate per la difesa.

Tratto da Palaeontology: Echinoderm roots di Andrew B. Smith, Nature 430, 411-412(22 July 2004) doi:10.1038/430411a
Tratto da Palaeontology: Echinoderm roots di Andrew B. Smith, Nature 430, 411-412(22 July 2004) doi:10.1038/430411a

La bocca si trova nella parte inferiore al centro, essa è composta da un foro, dove si vedono i cinque denti sorretti da circa una quarantina di ossa che vanno a formare la “lanterna di Aristotele”, questi vengono mossi con dei muscoli, nella zone periferica sono presenti le branchie che gli permettono di ossigenarsi. In opposizione si trova l’ano circondato da dieci piastre, 5 molto piccole e le altre 5 più grandi dotate di fori dove fuoriescono i gameti (genitali), la più grande di queste piastre che presenta più fori è chiamata madreporite ed ha anche la funziona garantire un il flusso d’acqua in ingresso ed uscita.

sezione anatomica di un ricco
sezione anatomica di un ricco

Il discorso sul apparato orale e anale varia per i ricci irregolari che presentano delle particolarità. I ricci “a forma di cuore” hanno il segmento ambulacrale frontale molto più grande e sotto di esso vi è la bocca, decentrata e in opposizione l’ano, non più in alto ma alla stessa altezza della bocca. Particolare accenno ai dollari della sabbia (o biscotti della sabbia), la loro bocca è posta al centro come per i ricci regolari, ma l’ano si trova in basso a poca distanza dalla bocca.

echinoids
Nel record fossile li possiamo trovare fin dal Ordoviciano, cioè circa 480 milioni di anni fa, scampando a moltissime estinzioni di massa, grazie alla loro abilità di adattarsi a qualsiasi ambiente; difatti i loro fossili sono diffusi ovunque in grande quantità, in zone con presenza di spiagge o fondali ghiaiosi o poco fangosi/sabbiosi si possono trovare i ricci regolari, gli irregolari invece sono presenti dove ci sia sabbia o fango dove possono assimilare i loro nutrienti e nascondersi (per esempio i dollari della sabbia hanno le spine ridotte al osso). Per questo motivo sono molto frequenti, trovandosi in luoghi in cui il sedimento facilmente va a coprirli e a fossilizzarli, può capitare che vengano sepolti anche da frane marine (o da improvvisi spostamenti di sabbia/limo) e questo può preservarli come fossili.
Nel mondo si possono vedere anche forme stravaganti, come per esempio i resti fossili del Claviaster libycus che ricorda la forma di un bulbo di una pianta oppure i Clypeaster che possono avere una forma campaniforme, insomma sono delle creature che nella loro storia hanno assunto diverse strategie evolutive e che ne hanno garantito il successo, anche nelle collezioni museali.

A seguire ci sono le foto di alcuni fossili che provengono dal Marocco e dalla Francia dalla collezione di Mattia Curto.

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Mattia CurtoMATTIA CURTO: Studente di Beni Culturali, indirizzo archeologico presso l’Università degli studi di Trento, socio del Fondaco per Feltre e cofondatore del gruppo Sass Ruis. Grande appassionato di archeologia e paleontologia.

Pubblicato da Mattia Curto

Studente di Beni Culturali, indirizzo archeologico presso l'Università degli studi di Trento, socio del Fondaco per Feltre e cofondatore del gruppo Sass Ruis. Grande appassionato di archeologia e paleontologia.