IL FELTRINO E IL BELLUNESE NEL GIURASSICO

 Ciao a tutti!! 🙂
Oggi, rispetto all’altra volta, voglio fare un bel salto temporale non solo cambiando periodo, ma cambiando addirittura era. Infatti ci spostiamo dal Miocene ( 23 Ma), al Giurassico, che è un periodo dell’era Mesozoica compreso tra 200 e 145 Ma ( per approfondire clicca qui ). Quindi salutiamo i nostri delfini ( e più in generale quasi tutti i mammiferi) per catapultarci nell’era dei famosi rettili conosciuti con il nome di dinosauri. Più che di dinosauri però, parleremo un po’ della geografia del nostro territorio all’epoca, che era molto diversa rispetto al Miocene e diversa ancora rispetto al Cretaceo ( cioè dopo 145 Ma). Partiamo da 200 milioni di anni fa, proprio agli inizi del Giurassico.

Paleogiografia Giurassica del Bellunese

In quel periodo tutti i continenti erano uniti fra di loro formando un unico grande continente detto Pangea,

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Oceano Ligure Piemontese e la placca Adria, immagine tratta dal sito www.digilands.it

non dobbiamo pensare però che fossero uniti perfettamente, perchè c’erano comunque aree invase da mari e anche grandi sistemi di faglie (vedi qui) lungo le quali si verificavano importanti movimenti tettonici. Dunque, esisteva questo grande supercontinente circondato da un vastissimo oceano, la Phantalassa. Ad est di questa grande terra, tra quella che sarebbe poi stata l’Africa e l’Eurasia, si insinuava un grande golfo della Phantalassa, ovvero la Tetide. Già qui, delineando la paleogeografia dell’epoca, abbiamo capito l’enorme differenza che c’è tra oggi e allora, sembra quasi che stiamo parlando di un pianeta alieno che nulla ha a che vedere con la Terra. Ma dove era allora la Provincia di Belluno?, dove era tutta l’Italia? Dopo accurati studi geofisici, tettonici e strutturali si è giunti a collocare l’attuale Italia in una zona molto vicino all’equatore ai margini nord-ovest della Tetide. Scendendo nel dettaglio, L’Italia si trovava ( e si trova in parte tutt’ora) su una placca detta ADRIA e sommersa dal mare, una prosecuzione sottomarina dell’allora continente Africano, chiamato Gondwana.

Bacini e piattaforme

Ora, spostiamoci con la nostra macchina del tempo di un po’ di milioni di anni più avanti, quando il grande supercontinente iniziò a frammentarsi e poi a dividersi in parti più piccole che oggi sappiamo ben riconoscere. La crosta terrestre fu soggetta a grandi forze distensive che portarono all’apertura degli oceani come ad esempio l’Atlantico, ma anche a quella del famoso oceano Ligure Piemontese ( ve lo ricordate?) che era interposto tra Eurasia e placca Africana, comprendente anche Adria. Queste forze distensive fecero si che anche Adria si “rompesse” in alcune zone, generando, dove ora siamo noi, delle zone rialzate a livello del mare dette piattaforme e delle zone ribassate di mare profondo dette bacini. In particolare, Feltrino e Bellunese si trovavano nel fondo di un

Piattaforma di Trento
piattaforma di Trento e bacino di Belluno, da Cau e Fanti 2010

bacino chiamato appunto bacino di Belluno ( che non ha niente a che vedere con il bacino della molassa) e questo bacino era circondato da due zone rialzate: ad est la piattaforma Friulana e ad ovest la piattaforma Trentina. La piattaforma Friulana era una grande barriera corallina, come testimoniato dai resti di coralli fossili ritrovati nei calcari, mentre la piattaforma Trentina era a livello del mare con qualche isoletta che spuntava qua e la. Si è potuto dire che c’erano alcune terre emerse perchè nei calcari grigi giurassici (vedi qui) dei Lavini di Marco (TN) sono state trovate impresse nelle lastre di pietra, orme di dinosauri bipedi carnivori. Mentre in una galleria della prima Guerra Mondiale del massiccio del Pasubio, sono state scoperte da Marco Avanzini, tre orme di Dilophosaurus, anch’esso un carnivoro bipede.

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ricostruzione di Dilophosaurus, autore: H. Kyoht Luterman

Vi saluto, ci vediamo alla prossima!

 

 

 

Bibliografia:

D. GIORDANO, L. TOFFOLET, Il paesaggio nascosto, Santa Giustina (Bl), Parco delle Dolomiti Bellunesi, 2002

Società Paleontologica Italiana, Lavini di Marco (Trentino Alto adige). Disponibile su: http://paleoitalia.org/places/3/lavini-di-marco/

National Geographic Italia, Dinosauri, orme rivoluzionarie. Disponibile su: http://www.nationalgeographic.it/italia/2010/09/21/foto/dinosauri_orme_rivoluzionarie-111844/1/

 

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Vittore PerenzinVITTORE PERENZIN: Geologo, appassionato di fossili e minerali.

Pubblicato da Vittore Perenzin

Geologo e appassionato di fossili e minerali.