LA VALLE DI SEREN DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA

 Ciao a tutti!!=) Eccoci qua con il secondo post del nuovo anno, innanzitutto spero che abbiate passato tutti delle buone feste.
Oggi volevo parlare un po’ della valle di Seren dal punto di vista della tettonica, poichè questa valle, ha avuto una genesi differente rispetto a molte altre valli locali che invece sono state scavate da ghiacciai o da torrenti. La valle di Seren è una fossa tettonica, ma cos’è una fossa tettonica? Beh, avete mai sentito parlare dell’enorme Rift Valley Africana che praticamente divide in due il continente? Ecco, ci soffermeremo sulla formazione di questa grande spaccatura per comprendere come si sia formata la valle di Seren. In realtà abbiamo parlato anche nei post precedenti dei fenomeni di distensione e rottura della crosta terrestre ( ricorderete la famosa piattaforma Trentina e il bacino di Belluno, vedi qui), i quali, generano zone ribassate rispetto a zone rialzate della crosta, come degli enormi scalini. La Rift Valley, appunto, non è altro che una valle generata da una distensione della crosta terrestre e successiva lacerazione,con formazioni di faglie normali opposte che “fanno sprofondare” una zolla di crosta rispetto ad un’altra.

Nel profondo della Terra

Ma perchè la crosta terrestre si distende? Dobbiamo sapere che tutta la crosta “galleggia” su un enorme oceano di roccia fusa ( magma) e di tanto in tanto, all’interno di questo magma si instaurano delle correnti circolari dal basso verso l’alto chiamate correnti convettive ( le stesse identiche dell’acqua in ebollizione). Può capitare che in alcune zone del mantello terrestre ( così si chiama la roccia fusa sotto la crosta), vi siano delle anomalie nella frequenza e nella potenza di queste correnti, tanto che la crosta soprastante venga spinta verso l’alto e infine “stirata” dai moti circolari che queste correnti creano. Ecco come mai le rocce della crosta vengono sottoposte a stress distensivo, stress che perdura fino a quando le rocce della superficie non ce la fanno più a sopportarlo e si comportano in maniera fragile, ovvero si rompono dando vita a faglie  verticali ( cos’è una faglia? Scoprilo qui )che dividono la zona crostale in tante sottounità. E’ come se la zona crostale venga tirata da due estremi opposti con forze uguali e contrarie tra di loro, al superamento del punto di massima resistenza, la parte mediana si spacca dividendosi dalle altre due e proprio quella parte, che non ha più nessun punto di unione, sprofonda almeno in parte nel morbido mantello fuso.

rift valley
formazione della Rift Valley, immagine tratta dal sito www.ethiopianrift.igg.cnr.it

Questo fenomeno è quello che ha dato “il via” alla formazione di tutti gli oceani terrestri, infatti dalle spaccature create dalle faglie dirette può fuoriuscire il magma dal mantello che solidificandosi darà vita al “pavimento” degli oceani. Ovviamente, in quei casi, il processo di distensione crostale si è prolungato nei milioni di anni fino ad allontanare in maniera sufficiente le rispettive placche terrestri. La Rift Valley Africana dunque rappresenta la nascita di un oceano, infatti, all’interno di essa o nelle immediate prossimità vi si possono trovare numerosi vulcani, come numerosi sono i fenomeni sismici.

Nel nostro piccolo…

graben
le due linee bianche indicano le faglie normali responsabili dell’abbassamento della zolla centrale

La valle di Seren, tuttavia, è solamente una riproduzione in piccolissima scala di un rift valley, anche perchè non si notano rocce magmatiche alla base, ma le forze che hanno contribuito alla sua formazione sono dello stesso tipo di quelle che hanno generato la sua lontana parente in Africa. Come abbiamo detto prima, si formano anche delle zone rialzate e ribassate ( sprofondate rispetto alle circostanti) dette rispettivamente Horst e Graben. In valle di Seren, un’evidenza di ciò è data dal fatto che il fondovalle, dove scorre il torrente Stizzon, è formato da strati di Biancone, il quale risulta abbassato di alcune centinaia di metri rispetto ai Calcari Grigi che affiorano sulle soprastanti dorsali, lungo i versanti del monte Roncon e del monte Prasolan, ricorderete inoltre, che il Biancone è una roccia Cretacica, molto più giovane dei calcari grigi giurassici.

Val Seren
foto tratta dal sito www.procensito.eu

 

Bibliografia:

D. GIORDANO, L. TOFFOLET, Il paesaggio nascosto, Santa Giustina (Bl), Parco delle Dolomiti Bellunesi, 2002

 

AUTHOR:

Vittore PerenzinVITTORE PERENZIN: Geologo, appassionato di fossili e minerali.

Pubblicato da Vittore Perenzin

Geologo e appassionato di fossili e minerali.