SPUGNE SULLE VETTE FELTRINE

Ciao a tutti!! Oggi parliamo un po’ di spugne… ma non quelle per lavare i piatti:-), bensì degli animali appartenenti al Phylum dei Poriferi. Parliamo di spugne perchè nella zona delle Vette Feltrine ne sono state trovate molte all’interno dei calcari Grigi, ovviamente allo stato fossile. Questi ritrovamenti hanno assunto una grande importanza scientifica, infatti prima di allora si sapeva che i resti fossili di spugna erano molto rari sia nei depositi di piattaforma (ad es. i Calcari Grigi) che in quelli di mare aperto non solo in Italia, ma anche nei depositi del Giurassico inferiore di tutto il mondo.
Ma come è fatta una spugna?

Le spugne sono degli animali con un’anatomia tra le più semplici che esistano, sono fisse al fondo marino e possono assumere varie forme, come ad esempio a calice o a piccole sfere impilate l’una sull’altra. Sono invertebrati con il corpo ricco di canali e pori, i quali, permettono all’acqua di passargli attraverso filtrando l’ossigeno e le sostanze nutrienti in essa presenti.spugne2 Tutte le spugne presentano una sorta di cavità centrale chiamata osculum, dalla quale vengono espulse le sostanze di rifiuto filtrate in precedenza. Anche se sono degli invertebrati, presentano una sorta di scheletro che può essere calcareo o siliceo e “l’impalcatura” base di questo scheletro sono le spicole,

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spicole di spugna al microscopio, foto tratta dal sito www.prionace.it

piccoli elementi simili ad aghi e ciuffi che intrecciati fra di loro danno consistenza all’animale. E’ da segnalare come le spicole siano un costituente importante di molte formazioni calcaree, infatti se si osservano sezioni sottili di calcari al microscopio, queste possono essere visibili.Vi sono quattro classi di Poriferi, ognuna delle quali è divisa in molti ordini, le spugne scoperte sulle Vette, appartengono all’ordine degli Sfinctozoi e il loro corpo era costituito da tante cupole impilate l’una sull’altra. Come detto prima, questa scoperta ha permesso di comprendere un periodo buio dell’evoluzione generale dei poriferi, quale il Giurassico inferiore ( 200-180 Ma). Ci vediamo alla prossima!!

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riproduzione di Sfinctozoi, foto tratta dalla rivista Journal of Paleontology, vol. 62, maggio 1988, pp 419-423

Bibliografia:

D. GIORDANO, Percorrendo i sentieri del tempo, Agordo (BL), industria grafica CASTALDI, 2005

C. BROGLIO LORIGA, I calcari Grigi delle Vette Feltrine e l’evoluzione delle spugne, in D. GIORDANO ( ed.),La parola alle rocce, Venezia, Tipografia Emiliana Artigianelli, 1994

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Vittore PerenzinVITTORE PERENZIN: Studente di geologia, appassionato di fossili e minerali.

Pubblicato da Vittore Perenzin

Geologo e appassionato di fossili e minerali.