Con questo articolo sarà come prendere una macchina del tempo, e decidere di raggiungere uno dei periodi glaciali più duri per la nostra terra e soprattutto per la sua fauna, il periodo in questione è il PROTEROZOICO.
Questo periodo va dai 1000 ai 542 milioni di anni. Probabilmente avrete sentito parlare della teoria/ipotesi della ‘TERRA A PALLA DI NEVE‘, questa teoria afferma che i ghiacci del polo nord e del polo sud si estesero fino quasi all’equatore, quasi toccandosi; vi lascio dunque immaginare quanta acqua dovesse esserci stata negli oceani e quanto freddo doveva essere il nostro pianeta. Ma a cosa fu dovuta questa grande glaciazione globale? Una delle possibili cause ipotizzate, fu probabilmente la mancanza di CO2 in atmosfera, con la conseguente drastica diminuzione dell’effetto serra, questo evento, a detta degli studiosi, è una delle peggiori estinzioni di massa.
Cosa significa proterozoico? è una parola di derivazione greca, infatti “proto” vuol dire primo e “zoos” vivente, messe assieme significano “primo vivente“. In questo periodo compaiono le prime forme di vita pluricellulari, che per alcuni aspetti ricordano alcuni animali attuali, ma che di fatto sono tutt’altro ( alcuni studiosi hanno affermato che costituivano addirittura un Philum a se stante), si tratta della FAUNA DI EDIACARA (dal nome del più importante giacimento in Australia) costituita da creature bizzarre che a quanto pare, non hanno attualmente discendenti viventi (ne cito alcuni, ma vi metto delle foto dei fossili per non tediarvi troppo: Dicknsonia, Cyclomedusa, Spriggina, Charnia, Tribrachidium etc etc).
Assieme a loro vi erano anche gli antenati degli animali delle ere successive e moderni come trilobiti e archeocitatidi, spugne ed altri animali elementari. Globalmente, la glaciazione portò alla scomparsa del 90% della fauna e flora esistente, con conseguente e completa scomparsa anche della fauna Ediacariana. La glaciazione si risolse con una massiccia attività vulcanica dovuta ai movimenti tettonici e circa 530 milioni di anni fa avvenne quella che è detta Esplosione Cambriana, ovvero la comparsa della maggior parte di Phila degli animali complessi. In Italia si possono trovare delle formazioni di arenarie del Cambriano medio in Sardegna, ad esempio nella zona dell’ Inglesiente o del Sulcis, dove sono stati trovati molti fossili.
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MATTIA CURTO: Studente di Beni Culturali, indirizzo archeologico presso l’Università degli studi di Trento, socio del Fondaco per Feltre e cofondatore del gruppo Sass Ruis. Grande appassionato di archeologia e paleontologia.
